top of page
  • Immagine del redattorescoprilitalia

SULLE TRACCE DI CECILIA GALLERANI, "LA DAMA CON L'ERMELLINO" DI LEONARDO

San Giovanni in Croce, un piccolo paese nelle campagne del cremonese sconosciuto ai più... pure io ero all'oscuro della storia che nasconde tra le nebbie invernali e le calde e afose giornate estive... ma siamo fortunati, perchè oggi Lorella ci accompagnerà e ci racconterà  di Cecilia Gallerani,  di Leonardo, e della dama con l'ermellino... Un viaggio tutto da scoprire...


Diciamolo, tutto parte dal mio amore per la letteratura e da tutto ciò che gli ruota intorno. Un incontro su Leonardo per festeggiare i 500 anni dalla sua morte e arriva la proposta di una visita guidata in un luogo a me totalmente sconosciuto: Villa Medici del Vascello a San Giovanni in Croce in provincia di Cremona, sulle tracce di Cecilia Gallerani dipinta da Leonardo ne "La Dama con l'ermellino" per volere di Ludovico il Moro suo amante, in quello che oggi è considerato il primo ritratto moderno della storia dell'arte. 


San Giovanni in Croce è un comune di 2000 anime, eppure proprio qui nel 1407, Cabrino Fondulo signore di Cremona, farà costruire un castello che nel tempo subirà varie trasformazioni fino a diventare residenza nobiliare, oggi conosciuta appunto come Villa Medici del Vascello. Fu costruito in questo luogo per la posizione strategica, che poneva il paese al centro di importanti territori: il Ducato di  Milano, la Repubblica di Venezia e la Mantova dei Gonzaga. Ma torniamo a Cecilia. La sua istruzione si deve ai genitori, entrambi nobili, che incoraggiarono la sua passione per le lettere e la poesia. Scrisse lei stessa poesie che, però, non furono mai pubblicate anche perché, com'era d'uso a quei tempi, l'amore per l'arte delle donne era coltivato soprattutto per il proprio piacere personale. Poco dopo le nozze con Beatrice d'Este, il Moro sarà costretto ad allontanarla dal Castello Sforzesco dandola in sposa nel 1492 al Conte Ludovico Carminati detto il “Bergamino”, feudatario appunto di San Giovanni in Croce, dove lei vivrà fino alla sua morte avvenuta nel 1536. Qui crescerà i suoi 4 figli e creerà, come già aveva fatto a Milano, un salotto letterario con le più grandi personalità del rinascimento lombardo ed avrà amicizie importanti tra cui appunto Leonardo e Isabella d'Este Gonzaga

Quello a cui mi sono trovata davanti scendendo dal pullman è una villa nobiliare imponente ed elegante cui fanno da corollario un giardino all'italiana sulla facciata principale e un parco romantico di 12 ettari fatto costruire nei primi decenni del XIX secolo dall'allora proprietario Giuseppe Soresina-Vidoni, principe dell'impero austriaco, dove troviamo un laghetto, edifici di diversi stili ed epoche, una ricca fauna e una preziosa e variegata flora.

La Villa fu acquistata dal Comune nel 2005 dopo decenni di abbandono in cui "onesti cittadini" la spogliarono di tutto quel che conteneva, camini compresi! Se possiamo ancora ammirare bei soffitti a cassettoni è perché erano scomodi da rubare! Da allora è cominciato un restauro conservativo tutt'ora in corso che ha permesso di riaprire la villa e il parco romantico al pubblico nel 2014. La visita guidata si divide in due parti. Visita alla villa con mostra multimediale in cui un simpatico personaggio di fantasia ci racconta Cecilia, la sua epoca, i cibi e gli abiti del periodo, e la stessa Cecilia racconta del suo rapporto con il Moro e con Leonardo, e una seconda parte che è un'immersione nella bellezza del parco romantico.

La villa oggi rappresenta il fulcro dell'intero paese infatti, oltre alle visite guidate, vi si organizzano eventi di vario genere, culturali e non solo. Poco conosciuta in Italia, dall'estero i turisti vengono soprattutto da Australia e Stati Uniti: sono molto interessanti alla storia di Cecilia Gallerani, la "Dama con l'ermellino" di Leonardo da Vinci. Questo luogo merita di essere conosciuto e vissuto, non solo per le sue bellezze, ma anche per le storie delle persone che l'hanno abitato. Oltre a Cecilia Gallerani è giusto ricordare anche la donna che l'abitò nella prima metà del 900 e di quello che la portò alla rovina. Ma non voglio aggiungere altro, il resto potrete scoprirlo attraverso la passione e la gentilezza dei volontari che vi accompagneranno in questo luogo che da più di sei secoli racconta storie di chi l'ha abitato, di come da castello sia divenuto residenza nobiliare e dei lavori ancora in corso per il suo recupero totale. Pensare di raccontare di questo luogo su Scelgo l'Italia e scrivere questa cronaca è stato automatico, anche perché, con mio grande rammarico, ho trovato davvero poco persino in internet. Purtroppo in queste gite il tempo corre sempre troppo in fretta, ma dal pullman che mi riportava verso Mantova, sono riuscita a scorgere la bella facciata liberty del teatro, intitolato naturalmente a Cecilia Gallerani! Spero di tornarci presto per conoscere meglio questo piccolo paese, soprattutto desidero visitare la vecchia chiesa in cui furono seppelliti Cecilia e i suoi figli e che purtroppo fu danneggiata e depredata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale.


E se avete voglia di saperne di più visitate il loro sito: troverete una serie di eventi in villa davvero interessanti, io qualcuno me lo sono già segnato sulla lavagna!


Ringraziamo Lorella, una delle nostre writers, per averci raccontato di questo suo tour particolare e ricco di singolari novità per noi di Scelgo l'Italia. E doppiamente grazie per aver rammentato a tutti che ogni piccolo angolo d'Italia, anche il più piccolo paese italiano, nasconde storie, arte e bellezze inimmaginabili. 


- A presto dallo staff di Scelgo l'Italia -

0 commenti
bottom of page