Oggi Raffaella ci racconta uno dei suoi tanti viaggi in moto, viaggi che ogni tanto la nostra "amica di blog" si concede in solitaria, alla scoperta di nuovi spazi, di nuovi profumi e colori. L'Italia nel suo susseguirsi di colline, pianure e montagne, tra arte, storia e natura rende i viaggi in moto qualcosa di davvero particolare, dove l'aria che ti accarezza o sferza la pelle ti lascia dei ricordi indimenticabili... Saliamo in moto con Raffaella e partiamo alla volta di terre bellissime tutte da scoprire...

Prendendo la E45 da Ravenna oppure da Cesena si può arrivare fino ad Orte attraversando l'Appennino Emiliano, Toscano e Umbro, raggiungendo infine il Lazio. La superstrada, non a pagamento, è un nastro grigio prepotente che si insinua nella natura e si staglia nell’aria. Il viaggio è un lento, ma uniforme, incanalarsi nella vegetazione più profonda, godendo dei suoi profumi, e perché no, anche degli improvvisi sbalzi di temperatura, man mano che si sale e si scende. Si è sospesi nel cielo percorrendo inquietanti viadotti, per essere poi subito dopo tranquillizzati da culle verdi di variegata vegetazione. Talora accattivanti cartelli turistici anticipano le uscite, segnalano luoghi d'arte, prodotti tipici, scavi archeologici... tra tutti questi io mi sono lasciata sedurre da quello di Sansepolcro. Il nome altamente evocativo ha subito conquistato il mio cuore di turista alla ricerca del mistico, dell’arcano e del misterioso. Sansepolcro è luogo effettivamente degno di nota per la sua storia la cui linea temporale si perde nella notte dei tempi. Osservo il paesaggio; le rapide discese di dorsi montagnosi, frenati da morbidi camminamenti a piè di valle, boschi ombreggiati da cipressi tesi al cielo e ulivi saldi alla terra, ineffabile dicotomia tra anima e mente, di cui questo luogo se ne fa indiscutibile portatore. Si può parcheggiare a ridosso delle mura antiche e varcare la porta entrando nell’antico Borgo Sansepolcro. Qui muri possenti accolgono il turista con accorate e ridondanti voci del passato, perché Sansepolcro porta nelle fondamenta delle sue costruzioni una storia antica. La leggenda narra di due Santi pellegrini Egidio ed Arcano che di ritorno dalla Terrasanta, decisero di ergere sulle rovine di un antico castrum romano (era l'accampamento nel quale risiedeva, in forma stabile o provvisoria, un'unità dell'esercito romano come per esempio una legione) un oratorio. A partire dal 1012, sull’incipit dei santi, viene eretta un’Abbazia Benedettina dedicata al Santo Sepolcro e ai Quattro Santi Evangelisti, il complesso passerà poi ai Camaldolesi nel XII secolo. Intorno a questo insediamento religioso, si aggregherà la popolazione delle zone circostanti, si creerà il primordiale vicus o Borgo del Santo Sepolcro, poi Borgo Sansepolcro. Il turista può andare a zonzo, tutto qui è suggestivo, io consiglio una visita alla Cattedrale, dove se si è fortunati si può ascoltare musica sacra suonata con l’antico organo e al Museo Civico, con opere di Piero della Francesca, c’è tanto ancora, credetemi, ma io voglio parlarvi di qualcosa di veramente speciale, che credo non esista altrove… voglio farvi conoscere Aboca Museum A Sansepolcro è molto forte il senso della natura, c’è un intimo incontro tra uomo e piante e infatti, non a caso, proprio qui si trova Aboca Museum - Erbe e salute nei secoli.

Chi non è mai andato in farmacia o in erboristeria a comprarsi gocce di tintura madre, infusi o quant'altro? La storia dell’ antica tradizione delle piante medicinali attraverso fonti ed oggetti del passato, trova qui, grazie ad Aboca, la sua prestigiosa culla. Lo storico museo da visitare è allocato presso Palazzo Bourbon del Monte, un edificio di notevole pregio che conserva l’evolversi dei gusti architettonici dalla data della costruzione, risalente al ‘500 sino ad oggi. Il turista attraverso teche, tavole dipinte, leggende e tanto altro, viene condotto alla volta di un percorso che inizialmente pare circoscritto alla mera illustrazione di reperti storico-artistici del museo, ma che ben presto si trasforma in una vera e propria dissertazione storico-filosofica attraverso la quale la scienza delle erbe si è incamminata, intrecciandosi, nella storia dell’evoluzione umana. Il vero intento del museo è proprio quello di ricercare, attraverso i secoli, il rapporto tra l’uomo e le piante medicinali, patrimonio trasmessosi attraverso i millenni, del quale, oggi più che mai, si sente la necessità di riscoprire. All’interno del museo vi è anche una biblioteca che raccoglie libri antichi che spaziano dalla botanica alla farmacologia, dalla chimica agli antichi segreti medioevali; Per chi volesse darvi una sbirciatina anche prima di visitare il museo, esiste il sitowww.abocamuseum.it dove è possibile consultare parecchi testi on line. Le stanze si susseguono partendo dalla gradinata iniziale, proseguendo nella sala dei mortai, e poi ancora la stanza della storia, quella delle ceramiche e via andando, fino alla suggestiva camera delle erbe che ospita l’essiccatoio e la cella dei veleni.
Cari turisti, anche se questa materia potrebbe non essere per voi di grande interesse, squarciate il velo della diffidenza e non esitate! Entrate in questo posto magico dalle forti vibrazioni positive, abbandonatevi seguendo ognuno le proprie inclinazioni alla scoperta, lasciate che la sorpresa vi sia compagna in questo viaggio nel tempo dove la natura ci ricorda per l’ennesima volta il ruolo importante che deve avere nella nostra vita.
Un’ ultima chicca, per chi volesse trattenersi per pranzo o cena: c’è vicino all’Aboca Museum un ristorante delizioso: “Il Coccio”. La sua titolare, Sara, è una donna veramente speciale, con una storia fatta di volontà e determinazione. Nel suo ristorante potrete gustare dei piatti eccellenti, anche per chi è celiaco, e si potrà godere dell’atmosfera del locale e della graditissima compagnia di Sara.

E immaginando il delizioso profumo di tartufo che possiamo, al momento, "solo" ammirare nella fotografia, ci congediamo, ringraziandola, da Raffaella. Il rombo della sua moto che si allontana è la promessa di nuove avventure e scoperte da raccontarvi e condividere con voi.
- Buon viaggio da Scelgo l'Italia -
Commentaires