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🍫 Modica: un morso di pietra e di fuoco

  • Immagine del redattore: Antonella
    Antonella
  • 23 ago
  • Tempo di lettura: 2 min

Arrivare a Modica è come arrivare dentro un presepe barocco, dove ogni strada corre in salita e ogni balcone fiorisce di ferro battuto. Il sole accarezza la pietra chiara e sembra accendere la città dall’interno. Ma il vero cuore che mi chiama, mentre cammino lungo Corso Umberto I, è il profumo intenso e speziato del cioccolato.


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Spinta da questa dolce attrazione, entro in una piccola bottega dal bancone di legno lucido. Dietro, c’è Giuseppe, artigiano dalle mani forti e dal sorriso gentile. «Qui il cacao lo trattiamo come facevano i nostri antenati», mi dice porgendomi una tavoletta. «Gli spagnoli portarono a Modica la tecnica degli Aztechi, e noi l’abbiamo custodita. Mai concaggio, mai temperature alte: il cioccolato resta granuloso, vivo. È la sua anima».


Spezzo un quadretto e lo assaggio: è ruvido, autentico, si sbriciola sulla lingua. Lo zucchero si percepisce come piccole scintille che scoppiettano nel buio del cacao. Accanto a me una signora, Maria, mi sussurra: «Prova quello alla cannella, sentirai la carezza dell’inverno».


Ma il vero incanto arriva con la tavoletta al peperoncino. Giuseppe me la porge con un sorriso complice: «Attenta, questo non è un cioccolato qualunque. È fuoco e passione. Gli Aztechi bevevano il cacao con il peperoncino: era forza, era vita». Il primo morso è dolce e scuro, ma subito la fiamma si accende in gola: un calore che non brucia, ma vibra. È come un bacio improvviso, che lascia senza fiato e accende l’anima. E penso che Modica sia proprio questo: dolce e piccante, antica e viva, un incontro di contrasti che si sposano senza mai spegnersi.


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Uscendo dalla bottega, il cielo si apre sulla facciata del Duomo di San Giorgio, che sembra una cascata di pietra bianca pronta a irradiare luce. Più in là, il Duomo di San Pietro (...si un secondo Duomo...Modica è speciale in tutto) mi accoglie con la sua scalinata di statue, come un corteo silenzioso. Ogni passo è memoria, ogni portale una preghiera scolpita nella roccia. La sera, salendo verso Modica alta, mi fermo a guardare la cittadina illuminarsi: un presepe di case e luci che si arrampicano sulle colline. E in tasca, porto con me la tavoletta al peperoncino. So che, quando la spezzerò di nuovo, sentirò la voce di questa città: la sua pietra, il suo zucchero, il suo fuoco, le sue antiche tradizioni.


🍫 Dove assaggiare - qualche indirizzo senza dimenticare lo shop online


📍 Antica Dolceria Bonajuto – Corso Umberto I, 159

Fondata nel 1880, è la più antica cioccolateria di Sicilia. Qui il cioccolato è rimasto fedele alle sue radici ed è diventato leggenda.


📍 Sabadì Chocolate Shop – Corso San Giorgio, 103/105

Ai piedi della Cattedrale, un luogo contemporaneo e raffinato, la prima cantina di "affinamento del cioccolato" , dove le tavolette vengono invecchiate tra aromi e spezie.


Postilla

Se vuoi davvero conoscere Modica, non limitarti a comprare una tavoletta: fermati a parlare con chi la crea. Ascolterai storie tramandate di padre in figlio, vedrai i rulli in pietra ancora usati per raffinare il cacao, sentirai la passione negli occhi di chi difende questa tradizione come un segreto di famiglia.


-Antonella di Scelgo l'Italia-

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