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La fontana del Nettuno

Immagine del redattore: scoprilitaliascoprilitalia

Nella omonima piazza, tra il Palazzo Re Enzo e la Sala Borsa, si erge la Fontana del Nettuno, uno dei simboli di Bologna, chiamato affettuosamente “El Zigant”.

Fontana del Nettuno

L’opera fu commissionata dal vice delegato pontificio Pier Donato Cesi nel 1563, in onore al neo eletto Papa Pio IV, e realizzata dall’architetto Tommaso Laureti, per la parte architettonica, e dallo scultore fiammingo Jean del Boulogne detto il Giambologna. La scelta del soggetto, molto in voga in quel periodo, vuole rappresentare un simbolo del potere papale: come il Nettuno domina le acque così il Papa domina il mondo. La statua in bronzo è alta 3,40 metri, rappresenta la divinità che emerge sopra un delfino con la mano sinistra protesa contro il vento come per voler calmare le acque agitate. I quattro putti ai suoi piedi rappresentano i quattro fiumi più importanti dei continenti allora conosciuti: il Gange, il Nilo, il Rio delle Amazzoni e il Danubio. Al centro della vasca troviamo uno zoccolo con alla base quattro nereidi che si sorreggono i seni da cui zampilla l’acqua.


La fontana è alimentata unicamente dalle acque della fonte Remonda e sebbene concepita per usi ornamentali, a causa di una iscrizione posta sul basamento, ancora visibile, “Populi Commodo” (ad uso del popolo) fu utilizzata dai venditori di ortaggi per lavare le verdure e dalle lavandaie bolognesi per lavare il proprio bucato. Ma la situazione degenerò quando la fontana iniziò ad essere utilizzata come vespasiano, costringendo così l’autorità non solo ad applicare severe sanzioni ma anche ad erigere una alta recinzione nel 1603 che fu successivamente rimossa nel 1888. Nei secoli la statua fu oggetto di vari restauri, l’ultimo dei quali concluso nel 2017.

Una curiosità: in fase progettuale il committente obbligò il Giambologna a rivedere “in pejus” le dimensione degli attributi del Nettuno. Lo scultore, ovviamente, si dovette adeguare all’ordine, ma in un certo senso si vendicò facendo in modo che vedendo la statua da una certa angolazione, il pollice della mano sinistra sporga dal basso ventre come fosse un fallo in erezione.


Una scaramanzia: pare che girare due volte, in senso antiorario, intorno alla Fontana del Nettuno porti fortuna agli studenti per gli esami universitari imminenti.


Un po’ di marketing: il tridente del Nettuno ha ispirato i fratelli Maserati come logo per la loro azienda.

- Good luck! Antonella di Scelgo l'Italia -


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