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L'AGNESE DELLE COCOMERE A BOLOGNA

La nostra writer Raffaella Fantini oggi ci accompagna in un luogo particolare di Bologna, un posto magico, meta di artisti,  di bolognesi e non solo. Un luogo dove incontrare vip è quasi normalità. Le lasciamo subito carta bianca, ha molto da raccontarci.


Le città sono sorprendenti come l’animo umano, credi di conoscerle, ma ti riservano sempre innumerevoli sorprese. Oggi torno a Bologna, la mia città natale, mi trovo a ridosso di Via Mazzini, in Piazza Trento e Trieste. Parcheggio la moto, il silenzio che cala ogni qualvolta il motore si azzittisce è subito sostituito dal sonoro zampillare di acqua. Mi guardo intorno, poco distante da me c’è una grande fetta di cocomero stesa su un fianco, è da qui che zampillano allegri getti d’acqua. La piazza è circoscritta dall’ombra di alberi alti e rigogliosi ed immersa nel fruscio delle loro foglie. Davanti a me una costruzione; eccomi arrivata, sono al più famoso chiosco di Bologna: "L'Agnese delle Cocomere".

Mi accolgono i titolari  Roberto e Diego, rispettivamente padre e figlio, i ristoratori bolognesi che ogni avventore spera di incontrare sedendosi al tavolo di un locale; schietti, cordiali ed accoglienti. Cominciano a raccontarmi di quando tutto ebbe inizio sotto il cielo estivo di una Bologna degli anni ’70, grazie all’intraprendenza di Agnese, mamma di Roberto e nonna di Diego. Lei seppe accattivarsi la simpatia dei bolognesi, anche di quelli famosi


Il chioschetto di Agnese si chiamava "Dall’ Agnese, i migliori". Come dire, un nome un destino segnato, dall’Agnese non solo erano migliori i cocomeri, ma anche i clienti. Oltre a quelli di rilevanza istituzionale, da qui sono passati e tuttora sostano, moltissimi artisti da Dalla a Mingardi, da Cremonini a Morandi e poi Bocelli, Antonacci, Guccini, Carboni, e tanti altri, troverete le firme di tutti coloro che si sono seduti e continuano a sedersi ai tavoli di questo luogo speciale che veramente pare sospeso nel tempo, pur restando attuale e fornendo servizi sempre più articolati. Lucio Dalla cliente assiduo, dedicò ad Agnese una canzone nel 2004, contenuta nell’album Luna Matana, il titolo era "casualmente" … Agnese delle cocomere…si, proprio così! Luca Carboni ha presentato qui il suo album "Fisico e politico", insomma un vero collettore di personalità di spicco

A portare avanti il chiosco oggi sono Roberto e Diego, arrivata alla veneranda età di 91 anni , Agnese ha tirato i remi in barca, lasciando agli eredi la sua attività. Io non l’ho mai vista, ma conoscendo i bolognesi, me la immagino come una donna con la battuta sempre pronta, una risata sonora e corposa, veloce nel servire, ma capace di trovare qualche minuto, se necessario, per dire al cliente la parola giusta. Me la vedo paziente, con il busto incorniciato nella finestrella della roulotte prima e del chioschetto poi. Una bella immagine, un’immagine di un nostalgico passato che accarezza e leggero se ne va, lasciando di sè la sola emozione, un'emozione che a molti deve essere rimasta veramente nel cuore.


Dal 1986 si è passati dalla roulotte alla prima “baracca”, come affettuosamente la chiamano i proprietari. Poi nel 2004 il Sindaco Guazzaloca decide di ristrutturare la piazza, nasce il problema di conciliare la nuova veste della futura agorà, con il chiosco dell’Agnese, da qui il salto di qualità: l’esercizio, da ambulante, diviene un pubblico esercizio aperto praticamente tutto l’anno ed il sindaco Guazzaloca fa progettare la fontana a forma di cocomera. Nel 2006, dopo non poche traversie, nasce il nuovo chiosco. Voglio raccontare un aneddoto, solo per meglio far comprendere quanto questo luogo sia speciale, qui si respira e si tocca ovunque la dedizione e l’amore giurato negli anni a questo esercizio dai proprietari. Le baracche, appunto come le chiama Roberto, sono state tutte costruite e create da lui, eccezion fatta per il gazebo attuale, che è ovviamente progetto di un ingegnere, ma il tocco di Roberto ancora c’è, lo potete trovare in piccoli particolari, come i tavoli, fatti tutti da lui, con dei piedini che si adeguano alle irregolarità del suolo, buttate un occhio! Sorriderete e capirete l’ingegno di questo signore!  Alla domanda rivolta ai due proprietari: ma voi due, come fate ad andare d’accordo, così esuberanti e accentratori? simpaticamente rispondono all’unisono "Si fa come dico io!". In realtà sono complementari, riescono a trovare un equilibrio perfetto, lo si comprende sedendosi ai tavolini del chiosco, poiché tutto funziona a meraviglia, un’isola meravigliosa per i bolognesi che continuano a sentirsi a casa e per i non bolognesi, che possono godere di quest’ atmosfera di totale "bolognesità"

Il menù non è più quello di un tempo, Roberto e Diego oggi sono andati tanto avanti, anche se le comande sono prese ancora a mano, proprio come una volta. Oltre alla cocomera, peraltro buonissima che io stessa ho assaggiato, propongono frullati, macedonie, crépe dolci o salate, piadine di grano sottili o spesse oppure di farro, farcite con culatello, rucola e formaggi, crescentine, tigelle di Valsamoggia, cocktail di ogni tipo, si possono gustare vini di qualità, addirittura marche senza solfiti, perché Roberto e Diego sono attenti, quasi esasperanti, nella ricerca del prodotto bio, naturale e comunque di qualità.  Sono rimasta stupita, ascoltandoli, di quanto l’aspetto salute stia particolarmente a cuore, e come mostrino una conoscenza approfondita della chimica umana.

Sul far della sera il chiosco comincia ad essere gremito e tra visi sconosciuti spesso compare qualche volto famoso. La clientela qui è abituata a stare a tavolino vicino a qualche artista. Non importuna, al massimo si avvicinano per chiedere un selfi o un autografo, ma tutto in modo assai garbato, sotto lo sguardo vigile di Roberto e Diego.


A rilascio graduale la fontana muove l’aria rendendola fresca e gli zampilli sonori concorrono a creare l’atmosfera, al "chiosco vip" si arriva a quasi 200 coperti nel corso della serata. Le persone si rilassano e chiacchierano amabilmente, ridono di gusto,respirano la tradizione godereccia che trasuda da questa piazza, una tradizione consolidatasi nel trascorrere lento dei decenni. Qui il tempo si arresta, il nuovo chiosco è una gemma incastonata tra i gioielli bolognesi, un rifugio per fuggire al caldo estivo della casa, alla solitudine delle serate, anche soli, qui si sta in compagnia e tutto così scorre, semplicemente e serenamente. Si mangia, si parla e si ride. Quale miglior connubio ci si può auspicare per una serata sotto la luna! Ma la voglia di fare non finisce mai e dal prossimo anno Roberto ha già buttato giù uno schizzo per un nuovo chioschetto, proprio vicino al grande gazebo. Spinti da questo desiderio di fornire prodotti genuini, Roberto e Diego vogliono aprire una gelateria speciale, tutta fatta in modo artigianale, dove si potranno gustare gelati prodotti come un tempo. Mi hanno detto che la prima cosa che faranno appena il gazebo chiuderà per l'inverno, sarà fare un corso di gelateria, perché le attività non si improvvisano, serve una preparazione, per poter garantire prodotti di qualità ed a tal proposito Diego mi confessa di essersi sacrificato molto andando direttamente a Cuba, in Messico, in Thailandia, per imparare a fare i cocktail ed inventarsi sempre nuovi menù! 

Non voglio aggiungere altro, ora rimane solo il piacere di accomodarsi ai tavoli e gustare atmosfera e menù... la serata è ancora lunga! 

Un grazie di cuore ai titolari dell'Agnese Roberto e Diego, che ci hanno dedicato tempo, ricordi e progetti. Torneremo presto a trovarvi, ma questa volta, semplicemente, nella veste di clienti!


Qualche informazione:

Agnese delle Cocomere - Piazza Trento e Trieste 8 - 40137 Bologna

051-302538 / 338-2091560 -  E-mail: info@agnesedellecocomere.it

Instagram: @agnesedellecocomere

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