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Catania: la città dove il fuoco bacia il mare.

  • Immagine del redattore: Antonella
    Antonella
  • 10 mag
  • Tempo di lettura: 4 min

Catania non si visita, si ascolta. Come una vecchia canzone su vinile, con quel fruscio di sottofondo che è il respiro dell’Etna. Una città che vive sul bordo dell’invisibile, dove la lava diventa strada e la pietra nera custodisce memorie più incandescenti del tempo.


Fondata due volte, ricostruita sette, distrutta e rinata come una fenice col cappello a punta: l’Etna. Catania è l’unico luogo al mondo dove il vulcano è insieme padre, madre e Dio del tempo atmosferico. Quando sbuffa, tutti lo guardano con la rassegnazione dolce di chi sa che l’amore a volte brucia, ma non per questo si può smettere di amarlo.



Barocca e barista


Catania è una signora barocca che però ti prepara il caffè come una vera esperta. Con la chioma nera della pietra lavica e i balconi in ferro battuto da cui spuntano gerani e panni stesi, ti accoglie con il vociare dei mercati e il profumo del pane appena sfornato. Catania e i suoi monumenti barocchi, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è come una torta al cioccolato fondente: scuro, intenso e pieno di dettagli.


Passeggia per Via Etnea: una linea diritta di bellezza, con vista perenne sul vulcano, punteggiata da palazzi maestosi, chiese, e gelaterie dove anche l’aria sa di mandorla. Piazza Duomo è il cuore nero di pietra e luce, dove il Liotru – l’elefantino di lava – ti guarda fiero da secoli, mascotte indiscussa e un po’ ironica di una città che ha fatto della resilienza un’arte.


Mercati e misteri


Fatti largo alla Pescheria: mercato storico, caotico e affascinante, dove le urla dei venditori sembrano recitare poesie sgrammaticate alla luna. Qui, tra pesci spada che ancora sembrano guardarti e ricci di mare che profumano d’abisso, Catania ti mostra la sua anima: schietta, teatrale, carnale.


Ma non tutto è visibile. C’è una Catania sotterranea, fatta di terme romane, cripte e antiche vie inghiottite dalla lava. Entra nel Monastero dei Benedettini – oggi sede universitaria – e ascolta il silenzio colto di un tempo che studia ancora sé stesso.


Cibo: la gola felice


Mangiare a Catania è come innamorarsi senza freni. Inizia con un’arancina (che qui si chiama arancino, maschile!) al ragù, poi lasciati tentare dalla pasta alla Norma: melanzane fritte, ricotta salata e pomodoro fresco – un piatto che ha il sapore di un’aria d’opera. Di nome e di fatto: fu dedicata alla "Norma" di Bellini, figlio illustre della città.


Poi c’è la carne di cavallo, regina delle grigliate notturne; i cartocci di ricotta dolce e i cannoli sfrontati, belli come sirene. Ma se vuoi un vero segreto, cerca le "minnuzze di Sant’Agata", dolci in onore della patrona: piccole cupole bianche, glassate, che ricordano il martirio della Santa. Un rito di dolcezza sacra e profana insieme.


Arte che respira


Catania ha il teatro antico più bello e nascosto della Sicilia. Un’arena greco-romana che oggi giace incastonata tra le case, come un anello smarrito sotto il cuscino. Visitala al tramonto, quando la pietra prende il colore del miele e puoi quasi sentire le voci degli attori di un tempo.


Non perderti il Castello Ursino, che oggi ospita mostre e opere d’arte, ma un tempo guardava il mare: la lava dell’Etna lo ha circondato come un abbraccio di pietra, spostando persino la geografia.



Consigli per chi sogna ancora


Maggio o ottobre (ma a dire il vero ogni mese dell'anno) sono perfetti per visitarla: il clima è dolce e l’Etna, spesso innevato, ti regala contrasti da cartolina viva.


Prova un b&b in centro in un palazzo d’epoca: ti sveglierai con le campane e il profumo di granita.


Perché Catania, con i suoi contrasti e la sua ironia, ti insegna che la bellezza non è perfezione, ma energia. Quella che ribolle sotto i piedi e dentro i cuori, come la lava che dorme – ma mai troppo profondamente.


Passeggiata tra mare, sapori e mestieri: Catania in 7 tappe


1. San Giovanni Li Cuti – Il borgo delle lampare

Inizia la tua giornata a San Giovanni Li Cuti, un piccolo borgo marinaro con spiaggia di ciottoli neri e barche colorate.  Al tramonto, le lampare si accendono, creando un'atmosfera magica. 


2. Lungomare di Ognina – Tra scogli e sapori

Prosegui lungo il Lungomare di Ognina, dove il mare si infrange sugli scogli lavici.  Qui troverai ristorantini amati dai catanesi, come Lognina e Planete Marine, dove gustare pesce fresco e piatti tradizionali.  


3. Via Etnea – Il salotto della città

Raggiungi Via Etnea, la principale arteria di Catania, fiancheggiata da eleganti palazzi e negozi.  Qui puoi assaggiare una granita con brioche in una delle storiche pasticcerie. 


4. La Pescheria – Il cuore pulsante del gusto

Scendi verso la Pescheria, il vivace mercato del pesce dove i venditori urlano le loro offerte in un'atmosfera unica.  Qui puoi partecipare a un tour gastronomico per scoprire i sapori autentici della città.  


5. Via Crociferi – Barocco e artigianato

Passeggia lungo Via Crociferi, famosa per le sue chiese barocche.  Lungo la strada, scoprirai botteghe artigiane che vendono ceramiche dipinte a mano e altri prodotti locali. 


6. Piazza Università – Cultura e relax

Fermati in Piazza Università per ammirare l'architettura e magari sorseggiare un caffè in uno dei bar storici, osservando la vita cittadina che scorre. 


7. Castello Ursino – Storia e panorami

Concludi il tuo itinerario al Castello Ursino, fortezza del XIII secolo che oggi ospita il museo civico.  Dalle sue mura, puoi godere di una vista suggestiva sulla città e sul mare.

Antonella di Scelgo l'Italia vi augura uno splendido viaggio in Sicilia all'ombra dell'Etna.

Un grazie a: Alexandr Nadtoka, Andrea Contesini, Aron Marinelli, CarlaLipani, EH, Maria Bobrova, Mateusz Butkiewicz, Noel Broda, Ondrej Bocek, contributori di Unsplash.com , per le immagini.

1 Comment


Guest
May 10

Romantica descrizione di Catania. Complimenti!!!!

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