Scoprire e far scoprire "nuovi" percorsi o percorsi meno noti della mia città ai turisti, ma anche agli stessi bolognesi curiosi, è sempre una soddisfazione. Tutto lo staff di Scelgo l'Italia, cerca sempre di "portarvi in giro" cercando di dar rilievo ai luoghi meno noti, ai percorsi meno battuti... Oggi tocca alla Bologna Liberty, la Bologna che non ti aspetti... si parte!
Dalla fine dell’800 fino al primo conflitto mondiale si assistette in Europa ad un periodo di rinnovamento e voglia di libertà in tutti gli aspetti della società, rinnovamento favorito dal benessere economico in rapida ascesa soprattutto a favore della medio alta borghesia: voilà la Belle époque. Questo nuovo periodo coinvolse ovviamente anche l’arte in tutti i suoi aspetti, dando vita al movimento artistico denominato, in Italia, Liberty. Bologna, come tutte le maggiori città italiane, non fu esente da questa ventata di rinnovamento che influenzò lo stile di vita e le arti, e in particolare l’architettura. Agli inizi del ‘900 si assistette a un profondo rinnovamento urbanistico della città: furono abbattute le vecchie mura di cinta, i bastioni, sostituiti con anelli stradali di circonvallazione. Proprio su di essi si sviluppò quella che contraddistinse lo stile architettonico Liberty: la “civiltà del villino” o casa giardino. I “nuovi ricchi”, non potendo abitare in centro città a causa della vetustà delle costruzioni o perché impossibilitati ad acquistare i vecchi palazzi aristocratici, affidarono a due urbanisti del tempo Ettore Lambertini e Paolo Sironi la costruzione di villini sugli attuali “viali” e nella immediata periferia.
Esempi tangibili di queste nuove case Liberty li troviamo passeggiando per viale Carducci (la più nota è la Casa dei Girasoli) e per via Audinot, quasi interamente occupata da villini Liberty ciascuno con peculiarità proprie per distinguersi dagli altri. Altri esempi, questa volta nel centro di Bologna, sono Casa Sanguinetti e Palazzina Crespi.
Il commercio fu uno dei cardini del benessere economico del tempo, che influenzò anche l’architettura. I prodromi del moderno marketing li troviamo in tre palazzi costruiti a fini commerciali secondo il concetto del “palazzo d’angolo” per sfruttarne al meglio la visibilità. Mi riferisco a Palazzo Alberani tra via Farini e via Castiglione, casa-bottega dell’omonima casa farmaceutica, Palazzo Ronzani tra via Rizzoli e piazza Re Enzo, con le sue caratteristiche pensiline, il caffè-cinema Modernissimo, ed infine ex Casa Commerciale Barilli in via Rizzoli, primo esempio bolognese di grandi magazzini. La ex Manifattura Tabacchi, il Mercato delle Erbe, l'ex Profumeria Goselli ora gioielleria, il Palazzo delle Poste e la Sala Borsa completano le strutture commerciali Liberty presenti a Bologna. Anche i luoghi di cura non furono esenti da questa ventata di rinnovamento architettonico. Esempi ancora visibili ed in parte funzionanti sono l’Ospedale Pediatrico Gozzadini, l'ex casa di cura Villa Verde e l’ex Ospedale Psichiatrico Roncati. Uno degli aspetti che più caratterizzano la Belle époque è il divertimento e lo svago, naturale conseguenza del rinnovato benessere economico, e il luogo simbolo non poteva non essere che il Cafè-Chantant, dove si poteva assistere a spettacoli di arte varia mentre si sorseggiava un buon caffè. A Bologna le strutture che ricordano questi luoghi di divertimento, oltre al già citato cafè-cinema Modernissimo, sono la Palazzina Majani in via Indipendenza, la Palazzina dei Giardini Margherita e la Sala da tè ex Pasticceria Rovinazzi di via D'Azeglio con la sua pensilina in ferro battuto.
Lo stile Liberty non si rinviene solo sugli immobili, ma anche su monumenti e arredi di decoro urbano. Tra i primi ricordo il monumento a Giosuè Carducci e la Fontana della Ninfea. Tra i secondi girando per il centro di Bologna troviamo i bronzi sulla facciata di palazzo D’Accursio, il Chiosco di via IV novembre, l’Orologio in via dè Carbonesi, il Lampione di Palazzo Re Enzo, l’Orologio del Banco di Roma e l’insegna della Farmacia Zarri, tutti in ferro battuto.
Concludiamo qui il nostro tour virtuale. Ci sarebbe ancora molto da dire a da vedere, ma speriamo di aver stimolato la vostra curiosità. Noi siamo sul posto, se qualcuno, appena si potrà, vorrà essere accompagnato lungo le strade e le piazze del Liberty bolognese o volesse semplicemente saperne qualcosa di più, non esiti a contattarci ;-)
- See you soon! Antonella e lo staff di Scelgo l'Italia -
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